Il Movimento Francescano della Toscana dedica l’edizione 2018 della Scuola di Francescanesimo al tema “I Francescani e il dialogo”, argomento quanto mai attuale anche per i credenti e per coloro che, da Cristiani, hanno abbracciato il carisma Francescano, in un momento storico in cui sembra sempre più difficile uscire da logiche di contrapposizione frontale.

La scuola avrà inizio sabato 20 gennaio e si svilupperà lungo 5 incontri fra gennaio e febbraio.

Ogni lezione si terrà presso il Convento di San Francesco, in piazza Savonarola, a Firenze dalle 15.30 alle 18.

Occorre prenotarsi entro il 15 gennaio inviando una mail a mofratoscana@gmail.com

Il costo è di 15 euro.

Il 20 gennaio avrà per tema “Il dialogo di San Francesco con il Sultano”, Relatore Fr. Pacifico Sella.

Il 27 gennaio “Islam e Cristianesimo: due religioni in dialogo, Relatore Massimo Salani.

Il 3 febbraio “Un testimone Francescano del dialogo nel Medioevo: Raimondo Lullo, Relatrice Sara Muzzi.

Il 10 febbraio “Il Martirio a servizio del dialogo”, Relatrice Mirella Susini.

Il 17 febbraio “Un Francescano vive il dialogo: Giorgio La Pira, il Sindaco Santo”, con Daniele Pasquini.

Il corso gode del Patrocinio della Pontificia Università Antonianum ed è in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale.

Quando 8 secoli fa i “Frati della corda” – come venivano chiamati i Francescani in Palestina – iniziarono il loro servizio in Terra Santa fu a motivo della spinta missionaria che lo stesso Francesco d’Assisi aveva dato alla sua Fraternità, già a partire dal Capitolo di Pentecoste del 1217, quando inviò i suoi Frati per il mondo come testimoni di fede e di uno stile evangelico improntato al dialogo.

E’ così che nacque quella che oggi chiamiamo Custodia di Terra Santa.

Non è un caso che i Francescani avviarono questa esperienza nei luoghi della salvezza: insieme al loro Fondatore, infatti, si erano fatti fin da subito portatori di uno stile di dialogo con tutti.

Paradigmatico di questa vocazione al dialogo nello stile evangelico della Fraternità fu l’incontro che Francesco ebbe a Damietta, nel 1219, col Sultano d’Egitto Malik al Kamil.

Si tratta di un fatto storico ancora oggi rilevante, perché insegna anche a noi, uomini del terzo millennio, quella che molti secoli dopo un altro Francescano, il Vescovo Tonino Bello, era Terziario Francescano, chiamò la “convivialità delle differenze”, ovvero la capacità di tessere relazioni dialoganti, sul piano interreligioso, anche con chi professò un credo diverso.


I incontro

Il dialogo di San Francesco con il Sultano

Fr. Pacifico Sella OFM


II Incontro

Islam e Cristianesimo: due religioni in dialogo

Dott. Massimo Salani

Slide PDF

Relazione PDF


III Incontro

Un testimone Francescano del dialogo nel Medioevo: Raimondo Lullo

Sara Muzzi


IV Incontro

Il Martirio a servizio del dialogo

Mirella Susini

Il dialogo interreligioso PDF

Fratello di una sola notte PDF


V Incontro

Un Francescano vive il dialogo:
Giorgio La Pira, il Sindaco Santo

Daniele Pasquini

Biografia PDF

Cronologia PDF